In un futuro non troppo lontano, con la realtà aumentata degli Hololens, Microsoft cercherà di portare a compimento un’autentica rivoluzione nel mondo della tecnologia.
A New York, nell’ottobre del 2015, il prodotto è stato presentato ufficialmente in vista del lancio sul mercato, arrivato nei primi mesi di quest’anno. Il prezzo imposto da Microsoft per gli Hololens, indirizzato agli sviluppatori, è di $ 3.000.
Perché soltanto agli sviluppatori, potrebbe chiedersi qualcuno? Il progetto di costruire un solo sistema operativo (Windows 10) e di un unico Store prevede lo sviluppo di applicazioni e software più complessi (in .exe) utilizzabili in molteplici dispositivi. Già nei precedenti keynote erano stati mostrati i possibili scenari di utilizzo di questo avveniristico dispositivo. Sebbene la realtà virtuale non è una novità di oggi, finora nessuno aveva immaginato e realizzato degli oggetti tecnologici capaci di andare oltre l’effetto spettacolare e cinematografico.
I progetti della Microsoft, accelerati dall’arrivo del nuovo CEO Satya Nadella, sono molto ambiziosi e quindi era, ed è necessario, un lavoro propedeutico sui software che potranno essere utilizzati su questi dispositivi. Allo stato dell’arte, con l’arrivo di Anniversary Update, alcuni frutti sono maturati all’interno dello Store: infatti, sono già diversi i titoli compatibili con gli Olographic (il nome in cui sono etichettati) anche se la strada è ancora tutta da scrivere e per fortuna prodiga di notevoli prospettive lavorative.
Fatta questa premessa, vorrei illustrare come questi gioiellini potrebbero incidere nella nostra vista e renderla migliore. Lo potranno fare in maniera indiretta (soprattutto) ma anche in maniera diretta. Mi spiego.
Nel canale Microsoft Hololens, su YouTube, diversi video mostrano quali e quante siano le possibilità di utilizzo, indubbiamente spettacolari ma con il valore aggiunto di essere soprattutto funzionali nella vita pratica. Penso, ad esempio, nell’ambito scientifico e nella Medicina in particolare. Immaginiamo una persona costretta a un importante intervento chirurgico al cuore e ipotizziamo che, per via della distanza fisica, un grande chirurgo non possa essere lì di persona. Ecco, grazie agli Hololens il suddetto chirurgo potrebbe dirigere a distanza lo staff chirurgico mostrando in 3D un cuore sano e indicare, con la massima precisione, allo staff chirurgico come intervenire per salvaguardare la vita del paziente. A qualcuno potrebbe apparire una situazione fantascientifica, da serie televisiva americana, ma negli States questi progetti, grazie agli Hololens, iniziano a diventare possibili. Certo, per ora sono possibili in realtà ospedaliere di eccellenza, ma la strada per una migliore qualità della vita è stata tracciata, anche perché, grazie alla realtà aumentata, si potranno dare informazioni di qualità anche in luoghi dove non sia facile reperirle.
La maniera diretta di utilizzare gli Hololens, in secondo luogo, andrà a modificare più di quanto possiamo ipotizzare moltissime professioni. Pensiamo al lavoro degli architetti o dei progettisti di auto, motori, arerei, navi ecc. Aver la possibilità di scrutare all’interno di un oggetto (una turbina di un aereo, ad esempio), cercando eventuali criticità, è una situazione che neanche con il miglior software di grafica tridimensionale di un computer si potrà ma raggiungere. Inoltre, anche nell’ambito artistico e creativo in generale, i risultati ipotizzabili potranno ridefinire, in un prossimo futuro, i parametri con cui fino ad oggi si definiscono le opere dell’ingegno umano.
L’obiettivo della Microsoft è orientato soprattutto a facilitare la vita delle persone, e quindi l’ambito professionale resta uno dei suoi principali riferimenti. Ma dare alle persone degli strumenti utilizzabili nella vita di tutti giorni significa anche offrire dei dispositivi e dei software di qualità anche a un pubblico più ampio possibile. Con i Surface, ad esempio, l’obiettivo è stato raggiunto perché questi convertibili (e i prodotti simili realizzati dai partner della Microsoft) sono stati apprezzati sia da moltissimi professionisti, sia anche da molti utenti – che potrei definire non professionisti – in cerca di un dispositivo completo e versatile. Per questo immagino che una delle prossime sfide dall’azienda di Redmond, oltre a quella del tanto atteso e ipotizzato Surface Phone, sarà anche quella di portare gli Hololens al consumatore finale nella vita di tutti giorni.
Grazie a questo dispositivo si potrà interagire in casa con la propria famiglia, visualizzando una ricerca per un figlio, oppure rispondere alle mail, o giocare in maniera interattiva, tutto con un unico dispositivo senza dover passare da uno Desktop a una Consolle, da uno Smartphone a un Laptop. Probabilmente nel prossimo anno Microsoft presenterà gli Hololens anche per il pubblico consumer: se questa sfida verrà vinta, forse il futuro sarà davvero dietro l’angolo!
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Hololens è senza dubbio una delle piu innovative tecnologie degli ultimi anni e hai ragione dicendo che i campi di utilizzo sono vastissimi, tuttavia non credo che gia il prossimo anno si avrà una versione consumer, per me toccherà attendere almeno 2 anni, in modo che l interesse per la piattaforma olografica cresca fra gli sviluppatori e nel frattempo diminuisca il costo delle tecnologie alla base di hololens
Grazie Gioele per l’apprezzamento.
Approfitto di questo spezio per inviare, per quello che possa servire, un pensiero alle persone colpite dal terremoto. Io abito sulla costa adriatica marchigiana e in Casa abbiamo avvertito le scosse, ma è nulla rispetto a quello che hanno subito le persone delle zone interessate. Penso di poter esprimere solidarietà anche a nome di tutto o staff di Surface-Phone Italia!
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