Quando i Surface saranno economici…

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Surface Family
Surface Family

Un giorno succederà, prima o poi, e sarà una bella gatta da pelare per i partner di Microsoft…e per Microsoft stessa. Anni e anni a cercare di non fare concorrenza agli OEM, anni e anni a produrre prodotti di riferimento per pochi (o tanti?) eletti, anni e anni a cercare di avere successo…ma non troppo, a provare a dire qualcosa sul mercato…ma non troppo, sia mai che le varie Asus, Acer, Lenovo, HP e compagnia abbiano da ridire.
Certo che il giorno in cui un Surface dovesse costare quanto un equivalente prodotto partner non ci sarebbe scampo…per il partner chiaramente, fosse anche solo per il fatto che un Surface è già pronto così com’ è, unico caso in tutto il panorama di device Windows. Non c’è nulla da sistemare, nulla da eliminare a livello software, tutto è già pronto, perfetto, o per lo meno questa è l’intenzione.

Passano gli anni, passano le politiche commerciali ma purtroppo ancora oggi quando si sceglie un prodotto partner occorre “lavorarci” su e ve lo dico io che di prodotti ne ho provati e testati a centinaia più o meno validi, più o meno belli, più o meno accattivanti ma a livello di pulizia software un Surface non lo batte nessuno…solo Apple può offrire qualcosa di analogo.
Ecco perché spesso l’esperienza d’uso è simile o per lo meno è quanto di più simile possa esserci in ambito Windows a confronto con un prodotto Apple. Sarà anche per questo che una parte di utenza Surface è anche utenza Apple?

Il giorno in cui Microsoft vorrà farsi sentire veramente a livello di mercato hardware abbasserà sensibilmente la soglia di ingresso dei suoi prodotti. Quante volte un utente si rivolge ad un prodotto partner perché un Surface costa troppo? Tante, forse troppe volte. Un fatto questo che, seppur con numeri diversi, si riscontra anche per chi desidera un Mac ma è a volte frenato da una soglia prezzo percepita come troppo alta.
Quanti vorrebbero un Surface nuovo, appena presentato, ma economico, magari sui 500€, meglio ancora sui 300€? Ma siamo sicuri che sarebbe ancora un Surface? Siamo sicuri che avrebbe la stessa qualità ormai riconosciuta? E la stessa esperienza d’uso? Che fine farebbero i vari cloni di Acer, Asus, Lenovo, HP e compagnia? Certo, magari per chi non è dell’ambiente uno vale l’altro, in realtà non è proprio così.

C’è una teoria dietro a questa strategia di Microsoft che tenacemente vuole i suoi prodotti costosi e poco abbordabili dalla massa, una strategia se vogliamo analoga a quella che Apple adotta da decenni ormai. Una teoria incentrata sulla volontà di creare un brand di riferimento e riconosciuto, un brand che non si mischi con i prodotti partner, un brand il cui valore passa anche dal posizionamento di mercato, inevitabilmente alto e in ogni caso sempre un passo oltre i prodotti concorrenti. Non è volersi far del male, quanto piuttosto voler perseguire una strategia di anni ma che a lungo andare può dare i suoi frutti, come Apple insegna.

Certo i numeri sono ben differenti ma quando un Surface in qualche modo va in promozione c’è un piccolo, grande assalto, cosa che per i prodotti partner avviene in misura molto più ridotta. Si chiama percezione media, d’altronde un prodotto OEM in offerta non fa notizia, è routine quotidiana, costante, certi brand ormai vendono solo sulle promozioni.
Ma oggettivamente chi a parità di costo sceglierebbe un prodotto partner rispetto a quello originale? E’ questa la gioia e il dolore che in Microsoft sanno bene. Sanno che il loro è il brand più ambito in determinati contesti e sanno inevitabilmente che questo aspetto non è gradito da tutti i partner. Un continuo combattimento tra proporre il meglio, e farlo percepire come tale, ma nello stesso tempo non dare troppo nell’occhio, non dare troppo fastidio.

Se mai un giorno il mercato PC Windows avesse serie difficoltà, subisse un tracollo, un vero tracollo, Microsoft si sta comunque tacitamente creando una sua proposta di prodotti che non pagano l’immaginario collettivo di prodotti Windows economici, se non mediocri; un retaggio questo che invece i partner si portano dietro da anni e che sono il frutto di scelte commerciali al ribasso volte esclusivamente a farsi concorrenza, a rubarsi quote di mercato proponendo device sempre più economici che inevitabilmente danneggiano l’immagine media dei brand e del mondo Windows in generale.

E guarda caso, ancora una volta, solo Apple è immune da questo destino. E così un giorno magari ci troveremo a scegliere device di fascia alta esclusivamente di Apple o di Microsoft.

Fantascienza ? Non più di tanto, ma se un giorno Microsoft vorrà…o dovrà…

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10 Commenti

  1. Microsoft con la sua strategica politica hardware, vuol dimostrare (e sta dimostrando) che l’alta qualità è di casa in ambiente Windows. Con questa azione alza l’asticella e spinge i partner a elevare la qualità media dei rispettivi prodotti, e allo stesso tempo l’allargamento dei mercati sui cui vengono lanciati i Surface testimonia l’intenzione di aumentare i profitti anche nel settore hardware. E ne possiamo star certi che nei prossimi anni spingerà ancor di più nel settore. Insomma, un’azienda camaleontica come nessuna.

  2. C’è un’altra possibilità: che qualche brand, magari molto forte, possa investire in un OS Linux-like sulla falsariga del MacOS. Già alcuni marchi (tipo Dell) offrono portatili con Ubuntu o simili. Può essere quindi che se Microsoft fa concorrenza seria ai suoi stessi partner potrebbe forzargli la mano e far nascere OS proprietari. Molti non sopravviverebbero ma alcuni magari si. E per Microsoft potrebbero essere volatili per diabetici

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