Huawei ottiene una ulteriore proroga di 90 giorni

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Il blocco dei rapporti tra Huawei e i differenti partner americani, come Microsoft e Google, verrà sospeso per altri 90 giorni.

Rapporti con le ditte e controlli

In precedenza abbiamo trattato del ban di Huawei nel mercato USA, discutendo di come il blocco dei rapporti avrebbe portato conseguenze in tutto il mercato globale. I primi a rescindere i contratti sono stati i vari produttori di CPU (AMD, Intel e Qualcomm), passando poi per Google in quanto produttore dell’OS e Microsoft come rivenditore.

La prima proroga di 90 giorni ha permesso il ritorno di Huawei nei Microsoft Store, insieme alla garanzia di nuovi aggiornamenti per i terminali Android. Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha da poco confermato l’estensione di tale proroga di 90 giorni per venire incontro alle esigenze dei differenti partner.

Prima dell’aggiunta alla lista delle minacce, avvenuta nel maggio di quest’anno, Huawei ha firmato differenti contratti con molti partner. L’estensione della proroga trova infatti come motivazione il corretto rispetto degli oneri contrattuali. Oltre al lato puramente burocratico è presente il fattore consumer del mercato, che comprende una grande quantità di terminali Huawei attualmente in uso.

Ecco alcune parole di Wilbur Ross, Segretario al Commercio USA, presenti nel comunicato ufficiale:

As we continue to urge consumers to transition away from Huawei’s products, we recognize that more time is necessary to prevent any disruption.
Simultaneously, we are constantly working at the Department to ensure that any exports to Huawei and its affiliates do not violate the terms of the Entity Listing or Temporary General License.

Sia Huawei che i suoi partner saranno sottoposti a rigidi controlli. Questo è necessario per assicurarsi che non ci siano violazioni degli accordi o ulteriori pericoli per la sicurezza della nazione.

Conclusioni

Nonostante la presenza di un’ulteriore proroga al “blocco totale” delle relazioni Huawei-USA, la situazione non è semplice. L’elevata quantità di dispositivi Huawei, attualmente presenti sul mercato, rende necessaria la ripresa dei contatti commerciali per gravare sugli utenti. D’altro canto la situazione rimane ancora “calda” e non sono presenti movimenti per quello che concerne l’approvazione di alcune licenze commerciali.

Per altri 90 giorni verrà garantita la corretta vendita dei dispositivi Huawei, insieme alla ricezione dei relativi aggiornamenti. Questi mesi, di sicuro, forniranno gli strumenti necessari per terminare il perfezionamento di HarmonyOS (alternativa Huawei ad Android).

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6 Commenti

  1. Lo schema di mister fresh pc con w10 e smartphone con android comincia a vacillare.Satya non immaginava che i cinesi avrebbero abbandonato il tavolo (grave errore) e adesso w10m vivo e non morto (altro grave errore) sarebbe stato molte utile dal momento che android potrebbe non farcela nella competizione con harmony os.

    • Il punto di forza di HarmonyOS è di poter girare le App Android, quindi beneficia di un mercato app gigantesco senza necessità di sviluppo indipendente. Basta curare l’OS e sviluppare alcuni servizi propri per ottenere indipendenza da produttori terzi e poi il resto va da sé. Vista la somiglianza con Android non è da escludere che Microsoft possa implementare facilmente le interazioni Windows-HarmonyOS e non subire nessun contraccolpo. In aggiunta a questo sono ancora tanti i sostenitori di Android che sfruttano la crescita di Xiaomi e OnePlus, quindi la fetta Android viene mantenuta abbastanza stabile.

      Quelli che potrebbero subire il vero contraccolpo potrebbero essere gli utenti di Apple, che troverebbero un dispositivo “non Android” e con un prezzo differente dal loro classico standard Apple. A quel punto è molto probabile che dalla perdita di quote Android+iOS si crei una buona fetta di mercato HarmonyOS, da lì si deve analizzare il percorso per vedere realmente se saranno tre poli o se uno verrà distrutto.

    • Ni, ma tento di spiegarti tutto nel modo più chiaro e sintetico possibile.

      Lato commerciale è di certo una buona scelta, perché la paura del momento li sta facendo svendere ed è possibile comprarli a poco. Sempre lato commerciale i nuovi Huawei (vedi Mate 30) dovrebbero avere un prezzo competitivo per incoraggiare a investire su Huawei. Lato politico è possibile che si riesca a trovare un accordo visto che si tratta del primo produttore cinese di Smartphone e quindi viene considerata una risorsa economica non di poco conto.

      I lati negativi della situazione sono vari, perché ancora la situazione non sembra migliorare. Mettendo caso che la situazione degeneri e si passi al blocco totale, ecco i lati negativi:
      Mancanza di aggiornamenti di sicurezza da parte di Google (quindi fin quando le app di sicurezza coprono le falle si sta, ma le falle di sistema spesso non vengono coperte da software di sicurezza).
      Aggiornamenti basati solo sulla versione Open-Source di Android (quindi poche possibilità di vedere nuove feature di sistema).
      Impossibilità di accesso ai Google Play Services (quindi impossibilità di scaricare dal playstore e impossibilità di usare app che necessitano dei Google Play Services).

      L’ultimo punto è il più aggirabile visto che si posso utilizzare sia APK che gli altri store. Quindi alla fine si perde solo un ridotto numero di app che necessitano dei servizi Google, ma molte altre app non ne fanno uso e funzionano normalmente.

      Personalmente non avrei problemi a comprare un Mate 20 Pro a prezzo ridotto e utilizzare un App Store secondario invece del Playstore. Si mettono alcune app di sicurezza per ridurre i rischi di programmi malevoli dal web (da ricordare che il sito del ministero dell’istruzione conteneva un virus che infettava i dispositivi che vi accedevano) e si mette un buon browser con ad-block (sempre perché tramite ads arrivano minacce). Per il resto la EMUI riceverà sempre aggiornamenti e l’Hardware non subisce variazioni.

      Tutto questo in un’ipotesi in cui Huawei dovesse perdere i permessi, mentre in caso di vittoria son tutti soldi risparmiati e un buon prodotto in tasca.

      • Ok ti ringrazio vivamente per la risposta dettagliata! Purtroppo entro fine Dicembre il lumia 950 sarà da cambiare e questo p30 pro mi ispira notevolmente, ma vorrei evitare di ritrovarmi nella stessa situazione da cui tenterei di uscire rinunciando a windows 10 mobile.

        • La nuova proroga scade a novembre, entro la fine di essa si dovrebbero avere maggiori informazioni sul dopo. Considerando che hai dato dicembre come periodo indicativo, l’attesa non dovrebbe essere un problema. Così facendo ti togli qualche dubbio.

          In ogni caso puoi contattarci se ti dovesse servire qualche candidato per una lista di possibili smartphone. Non ti do suggerimenti diretti ora perché verso ottobre usciranno nuovi terminali di alcune ditte, il mercato è ancora in movimento.

          Alla fine molti dei nostri lettori, chi prima chi dopo, ha dovuto affrontare questa scelta durante il suo passaggio. Se ti servisse una mano non esitare a contattarci 😀

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