Microsoft: nuovi risvolti per la partnership con Huawei

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In passato avevamo notificato la rimozione dei dispositivi Huawei dal Microsoft Store, ma la situazione sembra progredire verso una possibile risoluzione.

Dettagli

Dopo il Ban USA molte ditte hanno rescisso i contratti con Huawei, una fra queste è stata Microsoft. Nonostante il colosso di Redmond si sia astenuto da possibili dichiarazioni, c’è stato un evento che ha lasciato molto parlare il Web. Dal sito “Microsoft Store” sono stati rimossi tutti i dispositivi marchiati Huawei, facendo ipotizzare una rescissione del contratto tra i due colossi.

WalkingCat, personaggio molto attivo nelle discussioni Microsoft, ha notificato la reintroduzione dei prodotti Huawei sullo store del colosso di Redmond. Ecco il tweet pubblicato sul profilo di WalkingCat:

Come potete vedere, tramite una breve ricerca nello store, sono presenti tre MateBook marchiati Huawei.

Il caso Huawei non ha ancora trovato una vera risoluzione, ma sono presenti una serie di segnali su una possibile “riappacificazione”. L’importanza del brand cinese nel mercato globale è molta, coprendo un alto numero di dispositivi. Dopo la proroga di novanta giorni di Google, insieme alla riapertura dei contatti fra la direzione e il governo, il ritorno sul Microsoft Store aumenta le speranze di una risoluzione pacifica.

Conclusioni

L’interesse della direzione Huawei, secondo le informazioni presenti sul web, è di mantenere le attuali partnership e risolvere nel miglior modo questa situazione. Se dal lato OS-Mobile il colosso cinese ha un B, il fantomatico ARK OS, l’unica alternativa per i propri laptop sarebbe Linux.

Nonostante siano molti gli utenti che simpatizzano per prodotti come Ubuntu o Debian, la maggior parte dell’utenza predilige l’OS di casa Microsoft: rendendo necessaria la collaborazione.

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11 Commenti

      • A leggere sembra che facciano sul serio.
        Oltretutto questi SoC integrano anche la NPU di seconda generazione, e dovremmo abituarci al software (parziale) basato su metodi non algoritmici.
        Su Intel alla fine si tratta sempre della stessa roba che ad ogni generazione va un po’più veloce… cioè, a forza di tappare falle forse dovrei dire che gli Intel ad ogni generazione vanno un po’più lenti 😂

        • Huawei per fortuna che c’è . E’ una multinazionale che può fare solo bene al mercato e allo strapotere dei penta-stellati .

          • Per come la vedo io: dazi, embarghi, ban… tutta roba che si comincia a imporre quando ci si rende conto che l’avversario è sulla corsia di sorpasso

          • Ho confrontato i dati stava spolpando Apple in campo della telefonia e sono intervenuti . Conosco molti amici che sono passati da Apple a Huawei sui rispettivi top di gamma.
            Apple -30% in Europa primo trimestre 2019 mica roba che passa inosservata .
            P.s. però fidati che questa mossa del ban e dazi agli occhi della gente non passerà inosservata perché questo giro i pentastellati hanno perso molti punti.

    • Sembra molto interessante come articolo, pieno di dati e di dettagli. Devo prestare un po’ più attenzione per una prossima lettura lenta, ma da quello che ho visto con una lettura sommaria pare davvero interessante.

      Ti ringrazio del suggerimento!

      • Tira fuori dal tuo cilindro un bell’articolo 😉 .
        Pensa cosa accadrebbe se anche Xiaomi ,Oppo etc. si appoggiano alla tecnologia di Huawei voglio vedere se bannano anche tutta la via Lattea 🙂 .

  1. ” Se dal lato OS-Mobile il colosso cinese ha un B, il fantomatico ARK OS, l’unica alternativa per i propri laptop sarebbe Linux.”

    Non so di preciso come funzionino le licenze, ma qualora fosse possibile ritengo più probabile una versione custom di ChromiumOS alla maniera di FydeOS.
    In fin dei conti Huawei finanzia già da lungo tempo il team di PhoenixOS, che poi viene implementato nei suoi top di gamma. Potrebbe fare lo stesso con FydeOS, ottenendo così una solida e credibile alternativa a Windows per i portatili e desktop.

    Linux stand alone… bah.
    Non me ne vogliano i linuxari 😂

    • Sul lato licenze e distribuzione sono abbastanza bianco, perché alla fine si entra in un campo dove la politica aziendale e gli accordi di partnership e diritti controllano tutto. Un’ipotesi su una possibile distribuzione ChromiumOS l’ho fatta, ma risultava poco sicura a causa della mancanza di info sulla situazione delle licenze.

      Attualmente l’OS opensource di maggior utilizzo, parlando di PC, risulta essere Linux (sommando le differenti distribuzioni). L’ipotesi di un passaggio a Linux, considerando anche una notizia che ho pubblicato in passato (si riferiva alla Corea del Sud che voleva sostituire Windows 7 con Linux nei PC del governo), non è totalmente da escludere. Alla fine se si parla di far di necessità virtù: una nuova distribuzione Linux in progettata da Huawei risulta una soluzione semplice quanto efficace. Certo, son sempre supposizioni, quindi anche una custom in stile FydeOS è una scelta valida. Le possibilità sono varie.

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