Huawei: via al test di ARK OS

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A causa del divieto di collaborazione istituito dagli USA, Huawei naviga in cattive acque e continua i test per il lancio di ARK OS.

L’alternativa di Huawei

Il blocco degli Stati Uniti ha messo in grave difficoltà Huawei, costringendo partner come: ARM, Google, Microsoft e Qualcomm a cessare tutti i rapporti con il colosso cinese. Se da un lato vediamo una proroga del blocco Android, grazie ai novanta giorni forniti da Google, la situazione lato Smartphone non risulta per niente semplice. Al termine della proroga Google i differenti terminali smetteranno di ricevere gli aggiornamenti del sistema e potranno utilizzare solo la versione Open-source di Android.

Nonostante il presidente di Huawei punti su una pacifica risoluzione diplomatica, la situazione richiede un piano B. Nel corso dei precedenti mesi, per la precisione sin da marzo, sono stati vari i rumor su un possibile sviluppo di un OS alternativo. Il nome in codice di questo sistema è ARK OS (Hongmeng OS in Cina) e attualmente sta affrontando una serie di test per verificare la sua affidabilità.

Stando alle informazioni attualmente disponibili ARK OS risulta molto simile a una versione custom di Android, permettendo infatti anche l’installazione delle App sviluppate per il suddetto sistema.

Andrew Williamson, vicepresidente Huawei, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni in merito:

Huawei is in the process of potentially launching a replacement. It’s not something Huawei wants. We’re very happy of being part of the Android family, but Hongmeng is being tested, mostly in China.

L’introduzione di un nuovo OS nell’attuale mercato Mobile potrebbe risultare molto difficile, ricalcando l’esperienza di Microsoft. Vista la compatibilità con le App Android, da parte di ARK OS, Huawei potrebbe partire avvantaggiata nel lancio del proprio sistema.

Attualmente non sono presenti ulteriori informazioni in merito ad ARK OS e al suo possibile lancio, anche se alcune fonti spingono verso ottobre. Mentre altre fonti puntano sulla scelta dell’alternativa russa: “Aurora OS.”

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17 Commenti

  1. Errata corrige :
    ” Al termine della proroga Google i differenti terminali smetteranno di ricevere gli aggiornamenti ”
    Non è vero per nulla .
    Ci sono dei contratti in essere che vanno rispettati e non può essere diversamente .
    Tutto quello che si trova sugli scaffali e online verrà aggiornato come sempre senza problemi .
    Nei 90 giorni successivi tutti i nuovi modelli sfornati sará garantito supporto Major update e fix sicurezza .
    Se la proroga verrà allungata idem con patate .
    Il b@n se verrà veramente attuato ( nutro qualche riserva vedremo i futuri sviluppi ) avrà valore su quello non ancora prodotto da quella data in poi .

  2. Errata corrige :
    ” Al termine della proroga Google i differenti terminali smetteranno di ricevere gli aggiornamenti ”
    Non è vero per nulla .
    Ci sono dei contratti in essere che vanno rispettati e non può essere diversamente .
    Tutto quello che si trova sugli scaffali e online verrà aggiornato come sempre senza problemi .
    Nei 90 giorni successivi tutti i nuovi modelli sfornati sará garantito supporto Major update e fix sicurezza .
    Se la proroga verrà allungata idem con patate .
    Il b@n se verrà veramente attuato ( nutro qualche riserva vedremo i futuri sviluppi ) avrà valore su quello non ancora prodotto da quella data in poi .

  3. Errata corrige :
    ” Al termine della proroga Google i differenti terminali smetteranno di ricevere gli aggiornamenti ”
    Non è vero per nulla .
    Ci sono dei contratti in essere che vanno rispettati e non può essere diversamente .
    Tutto quello che si trova sugli scaffali e online verrà aggiornato come sempre senza problemi .
    Nei 90 giorni successivi tutti i nuovi modelli sfornati sará garantito supporto Major update e fix sicurezza .
    Se la proroga verrà allungata idem con patate .
    Il b@n se verrà veramente attuato ( nutro qualche riserva vedremo i futuri sviluppi ) avrà valore su quello non ancora prodotto da quella data in poi .

  4. Errata corrige :
    ” Al termine della proroga Google i differenti terminali smetteranno di ricevere gli aggiornamenti ”
    Non è vero per nulla .
    Ci sono dei contratti in essere che vanno rispettati e non può essere diversamente .
    Tutto quello che si trova sugli scaffali e online verrà aggiornato come sempre senza problemi .
    Nei 90 giorni successivi tutti i nuovi modelli sfornati sará garantito supporto Major update e fix sicurezza .
    Se la proroga verrà allungata idem con patate .
    Il b@n se verrà veramente attuato ( nutro qualche riserva vedremo i futuri sviluppi ) avrà valore su quello non ancora prodotto da quella data in poi .

    • Tempo fa quando avevo seguito tutta la vicenda ho letto questo messaggio riportato da Galeazzi:

      Un portavoce di Google ha infatti affermato: “Questa
      licenza temporanea ci consente di continuare a fornire aggiornamenti
      software e patch di sicurezza ai modelli esistenti di smartphone per i
      prossimi 90 giorni”. Una dichiarazione molto chiara e volta a
      sottolineare come il supporto software e l’aggiornamento delle patch di
      sicurezza sia nell’interesse di tutti.

      A meno che la composizione della frase non sia errata, sta a significare che terminati i 90 giorni termina anche il supporto agli aggiornamenti. Comunque ti ringrazio della possibile correzione, appena ho più informazioni in merito vedo se è necessario rielaborare o se la situazione è quella esposta nell’articolo

      • Yuri sei sempre per me un amico ed editore professionista.
        Poi chiaro mi riferivo agli accordi intrapresi che non possono essere interrotti perché metterebbe a rischio tutto il circolante su base mondiale colpendo oltre il 90% dell’attuale mercato . Sul nuovo da una tale data non discuto ma sanno benissimo che escludere Huawei e altri marchi seguissero Huawei sarebbe veramente controproducente .
        Diciamolo chiaramente Google ha letto una sentenza , ma non è d’accordo ovviamente perché sa benissimo l’importanza di Huawei che nel primo trimestre del 2019 è diventato il secondo polo a livello mondiale con cifre molto importanti.

        • Fa sempre piacere essere definiti “professionisti”, provo ad essere il più imparziale possibile e trattare i fatti per come accadono.

          Il peso cinese, non solo di Huawei, nel mercato dell’elettronica è molto e l’inasprimento di questa situazione porterebbe a gravi ripercussioni su tutto il settore. Non ci resta che attendere la risoluzione e sperare che sia di tipologia pacifica. Alla fine Huawei è un marchio che ha lavorato sodo per ottenere la sua posizione e abbatterlo da un giorno all’altro è davvero un’azione che lascia molto su cui riflettere.

      • Sono molto scettico riguardo alla questione della licenza Google, ed ancor più per quello che riguarda la (ormai) giapponese ARM.
        Certo dovesse concretizzarsi una di queste possibilità, o magari entrambe, inizieremmo a vendere fuochi d’artificio così grandi da illuminare a giorno il Pacifico.

        • Per quanto tutti noi abbiamo delle idee personali al riguardo, alla fine sono altri quelli che mettono la parola “fine” su questa situazione. In differenti articoli è stata riportata la posizione di ARM in merito, dove firmava apertamente la rescissione dei suoi contratti con Huawei, accodandosi a Google e Qualcomm.

          La totale esclusione di Huawei dall’intero mercato globale, a causa di una singola nazione, comporterebbe delle gravi ripercussioni, come tu stesso hai fatto notare. Come nel mio messaggio per ILCONDOTTIERO: spero in una risoluzione pacifica e che tuteli sia la società che gli utenti che hanno investito i propri soldi su quei prodotti.

          • A mia memoria sarebbe una cosa senza precedenti.
            O meglio, tutta questa storia somiglia a quella che poi portò alla guerra con il Giappone

        • Quoto ! Ecco fuochi d’artificio veri e non certo quelli che vediamo alle sagre di paese .

  5. Guardo con molto interesse agli sviluppi di questo OS.
    È l’unico possibile competitor di Android, posizione garantita dalla presenza della caratteristica ormai imprescindibile: la compatibilità con il software del Play Store.
    Certo gli ostacoli non mancano vista la superba quantità e qualità raggiunta dal software di corredo fornito da Google, ma è comunque interessante.

    • Lo sviluppo di un nuovo OS ha sempre dell’interessante. I progetti di nicchia come Aurora o Sailfish hanno di contro che ancora il web non ne parla molto, ma anche loro hanno un possibile potenziale. Il punto forte di ARK OS, di certo, risiede nell’alta compatibilità con Android. Senza il gap delle App, cosa di cui ha sofferto molto Microsoft, potrebbe davvero vincere una certa posizione.

      Oltre alla programmazione e ai lati positivi, ci sarebbe anche il lato “sociale” che darebbe una marcia il più al progetto. Giusto per dirne una: chiunque sia contrario a questa situazione preferirebbe prendersi un dispositivo con ARK OS solo per togliere un dispositivo alle file di Google…

    • Lo sviluppo di un nuovo OS ha sempre dell’interessante. I progetti di nicchia come Aurora o Sailfish hanno di contro che ancora il web non ne parla molto, ma anche loro hanno un possibile potenziale. Il punto forte di ARK OS, di certo, risiede nell’alta compatibilità con Android. Senza il gap delle App, cosa di cui ha sofferto molto Microsoft, potrebbe davvero vincere una certa posizione.

      Oltre alla programmazione e ai lati positivi, ci sarebbe anche il lato “sociale” che darebbe una marcia il più al progetto. Giusto per dirne una: chiunque sia contrario a questa situazione preferirebbe prendersi un dispositivo con ARK OS solo per togliere un dispositivo alle file di Google…

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