Surface Andromeda: i perché dei dispositivi pieghevoli

Nel giro di pochi giorni – rispettivamente il 20 e il 23 febbraio – Samsung e Huawei hanno presentato alla stampa il Samsung Fold e il Huawei Mate X, due dispositivi pieghevoli che, vista l’importante significato innovativo, abbiamo prontamente segnalato.

Come ben sanno i nostri utenti e tutti quelli che seguono con attenzione le innovazioni tecnologiche, Microsoft sta alacremente lavorando al progetto di alcuni dispositivi Foldable che, di pari passo allo sviluppo di Windows Core OS, avranno il compito di portare a termine una netta cesura alla concezione, fin qui limitata, di Produttività e di Multimedialità in Mobilità.

Centaurus e Andromeda sono i nomi in codice dei dispositivi in lavorazione nei laboratori Surface, sotto la guida attenta di Panos Panay. Pochi giorni fa, in questo articolo, abbiamo svelato le ultime novità riguardanti i device sopracitati. L’intento di questo articolo però non è quello di fare ipotesi sulle specifiche di questi dispositivi, ma interrogarci sui perché, alla luce del lancio dei due Foldable mostrati da Samsung e Huawei, avrebbero il loro senso nel mercato di oggi e ancor di più in quello dei prossimi anni.

Essendo il nostro un blog che si occupa del mondo Microsoft e del suo Windows 10, la mia riflessione cercherà di individuare quali potrebbero essere i punti di forza di eventuali Surface pieghevoli. Prima di addentraci nell’analisi, trovo necessario fare una premessa: nessuno di noi conosce le potenzialità di Windows Core OS, ma basandoci su quello che allo stato dell’arte offre Windows 10 non è impossibile avanzare delle ipotesi plausibili.

Uno dei punti di forza di un eventuale Surface pieghevole (con funzioni telefoniche o meno) è quello della Produttività in Mobilità, e a questo proposito è quasi scontato immaginare dei dispositivi dotati di connessione LTE, probabilmente indirizzati verso il 5G, basati su architettura ARM. Quindi, immagino, una grande ricerca sulla durata delle batterie e un focus sullo spessore e la leggerezza costruttiva.

Di conseguenza il doppio display dovrà permettere all’utente di ricorrere raramente a periferiche, tipo tastiere fisiche, eccezion fatta per la Surface Pen, strumento ancor più fondamentale in questa tipologia di dispositivo. Se tutti i dispositivi della famiglia Surface, nella rispettive peculiarità, hanno il loro punto di forza nella versatilità di utilizzo, gli eventuali Foldable del brand porteranno al parossismo il concetto di poliedricità.

Nel corso di una giornata lavorativa, ad esempio, ma anche in viaggio o nello svago, in cui l’utente per varie ragioni si trova lontano dalla propria abitazione o dal proprio ufficio o posto di lavoro, avere la possibilità di avere un dispositivo polivalente e potente da portare comodamente una piccola borsa, molto più di quanto non lo si possa fare con un Surface Go o un Surface Pro, potrebbe diventare determinante ed estremamente comodo.

Quindi, immaginiamo il dispositivo chiuso a libretto nel momento in cui si utilizza una chat; oppure, poter passare in un batter baleno al dispositivo aperto quando si ha la necessità di dover aprire un Documento Office, o ancora utilizzare l’ampia gamma di applicativi che utilizzano la tecnologia Windows Ink. Senza dimenticare la non meno importante possibilità di far girare software come quelli della piattaforma Affinity o di prodotti similari.

Con i continui progressi dei processori Snapdragon di Qualcomm, poter coniugare potenza e durata delle batterie è ormai una realtà sempre più consolidata. Se la mobilità classica è legata ancora agli Smartphone, Qualcomm è al fianco di Microsoft (e non solo) per rendere sempre più performanti dei dispostivi che ambiscono a una superiore e definitiva Produttività in Mobilità.

Cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti.

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