Apple – Il Libro da 300 dollari ed il declino di una stella

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Designed by apple in california - Surface Phone Italia
Designed by apple in california - Surface Phone Italia

Apple – Il libro da 300 dollari ed il declino di una stella

Prima dell’avvento del famigerato iPhone, anche il solo conoscere l’azienda di Cupertino era roba da Geek, intenditori.

Quando si acquistava un “computer” Apple (Si, perchè non dimentichiamo che Apple fa computer), si acquistava una certezza.

Un marchio d’eccellenza nel panorama informatico, non esente da falle ovviamente, ma che decisamente spiccava soprattutto nei settori creativi.
E’ stato proprio grazie alla mia vena creativa, che entrai in contatto con queste macchine (all’epoca stavo allestendo un piccolo studio di registrazione).
Il mio passato era decisamente da Nerd in campo informatico, considerando che il sistema operativo che utilizzavo allora era Debian, in versione Testing. Non mi mancavano di sicuro le conoscenze informatiche per poter valutare con accuratezza la qualità o meno di una particolare macchina, e quando passai a Mac, posso dire senza vergogna di essere rimasto a bocca aperta.

Era l’epoca di Windows XP, la Microsoft dominava inconstrata il panorama tecnologico ed Apple si era ridotta ad una azienda di nicchia, per appassionati. Se compravi un Mac, era perchè ti serviva, non perchè era bello.

L’interfaccia grafica di OSX – Tiger era una ventata di freschezza, paragonata con qualsiasi OS disponibile all’epoca. Una grafica decisamente più accattivante, moderna, piacevole ma soprattutto una stabilità che Microsoft avrebbe soltanto potuto sognare.

Poi è venuto Leopard, grande innovazione, grandi miglioramenti ed acclamato dalla critica. Ogni aspetto di quel sistema operativo era stato squisitamente rifinito, si “percepiva” senza alcuna difficoltà la stabilità e la precisione con cui quel sistema operativo era stato sviluppato, pura poesia. A questo si è susseguito il grandioso Snow Leopard, che andava a perfezionare una perla già quasi perfetta, migliorando moltissimo le performance e l’ottimizzazione, riducendo drasticamente anche il peso dell’intero OS.

Fin li, non avevo mai avuto alcun dubbio. Il Mac sarebbe stato il computer per me. Non avrei avuto bisogno di nient’altro. Potevo tranquillamente utilizzare Windows in Bootcamp, oppure installare il caro vecchio Linux.

Poi è arrivato iPhone, e da qui la storia la conoscete tutti. Apple è diventata una delle aziende più grandi al mondo, con fatturati stellari e nel giro di pochi anni, la mela morsicata si è trasformata in uno status symbol.

Avevo cominciato a notare dei peggioramenti nelle successive versioni di OSX già da Lion, che non mi aveva convinto. Un sistema operativo pesante, “Col culo pesante” come si suol dire. I successivi ancor peggio. Man mano, vedevo quella perla presentare delle crepe, dapprima difficilmente visibili, ma poi trasformatesi in cicatrici, indelebili, evidenti.

“Massì, anche loro possono sbagliare, sono sicuro che se rifaranno con la prossima versione”

Una frase che mi ripetevo per ogni major release successiva a Snow Leopard. Ma le cose non cambiavano, anzi, peggioravano.

Fino ad arrivare al momento in cui, sono passato a Microsoft. Il momento dei Surface, il momento dell’innovazione portata dall’interfaccia metro e dalla convergenza di più ecosistemi in uno soltanto.

Ho tagliato subito con Apple, che ormai aveva raggiunto livelli di utilizzo per me inaccettabili (per non parlare di Safari, un tempo a mio avviso uno dei migliori browser al mondo, oggi, una barzelletta), sbarazzandomi del mio iPhone e passando a quella che a mio parere era l’alternativa più valida e promettente: Windows.

Molti continuano oggi a far finta di niente, a pretendere che Apple sia sempre la stessa, che la morte di Steve Jobs non abbia segnato profondamente un’azienda da sempre martoriata dal proprio “One Man Show”, un gigante che già in passato ha dato prova di fallire miseramente senza il suo creatore, per tornare a riveder le stelle solo al suo ritorno.

Ecco, sta accadendo di nuovo. Apple sta fallendo, miseramente.

Per tutti coloro che mi risponderanno nei commenti che “i numeri” mi danno torto, che i prodotti Apple vendono ancora strabene, consiglio di evitare di sprecare il fiato, perchè non avete capito il succo dell’intero discorso.

Rivediamo insieme le “innovazioni” ed i prodotti presentati da Apple, dopo la morte di Steve Jobs:

  • Apple Watch – Un dispositivo che non ha avuto minimanente il successo sperato, anche perchè realizzato, a mio parere, solo per “far contenti” i rumor. Come lo chiamerebbero gli americani, un Gimmick.
  • iPad Pro – Sono troppo buono nel definirlo una copia riuscita MALISSIMO del Surface di Microsoft, con un prezzo spropositato e così tanti limiti che non sto nemmeno ad elencarveli.
  • iPhone 7 – Aldilà delle numerose critiche iPhone resta sempre un baluardo nel panorama mobile, ma non perchè iPhone 7 sia un ottimo device, semplicemente perchè “ancora” vive di rendita grazie a ciò che è stato fatto in passato sotto una guida molto più illuminata e capace.
  • Macbook Pro con Touch Bar – Il tentativo di Apple di introdurre un pò di “touch” nel proprio ecosistema. Ormai si stanno rendendo conto di aver perso il treno e di essersi cullati troppo sugli allori, mentre Microsoft lavorava duro. Una icona come il Macbook Pro, ora senza alcuna porta USB di tipo A, ma solo 4 porte USB-C, senza lettore di schede SD. Migliorie? La famigerata Touchbar (se vogliamo definirla “sfiziosa” ok, ma non azzardatevi a definirla realmente “utile” o “innovativa”) ed un trackpad di dimensioni “ridicolmente” grandi. Devo aggiungere altro?

Questo è lo specchio di una azienda ormai guidata da imprenditori, gente che guarda i numeri e basta, senza passione, senza gusto ma soprattutto senza capacità di innovare. Ormai Apple cerca modi sempre più originali per capitalizzare al meglio i propri “brand”. Tutto qui.

L’ultimo esempio? “Designed by Apple in California”. Di cosa si tratta? Ve lo dico in breve:

Un libro di illustrazioni di prodotti Apple, per la modica cifra di 300 dollari. Si, avete sentito bene. Un libro di foto. A 300 dollari.

Per chi non mi credesse, fate pure una ricerca sul web.

Mi sembra inutile commentare ovviamente su questo ultimo “prodotto” made in Cupertino.

Vi lascio solo con un mio personalissimo pronostico:

“Apple fallirà, fallirà miseramente e non impiegherà nemmeno molto per far si che ciò accada. La nuova amministrazione si è mostrata del tutto incapace di portare avanti il brand e la vision dell’azienda, puntando realmente a nulla, spendendo il proprio tempo non più ad innovare, ma semplicemente a trovare i sistemi più semplici e veloci per far soldi.”

Voi invece, cosa ne pensate?

 

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19 Commenti

  1. manca solo foto data e ora del funerale, non è che ti guadagni da vivere coi necrologi ?

  2. … Il libro da 300$ non è altro che il coronamento di un’azienda a corto di idee…
    Condivido in pieno quanto detto!

  3. “Era l’epoca di Windows XP, la Microsoft dominava inconstrata il panorama tecnologico ed Apple si era ridotta ad una azienda di nicchia, per appassionati. Se compravi un Mac, era perchè ti serviva, non perchè era bello.”

    Mai letta un’affermazione meno veritiera, evidentemente in quegli anni l’autore non possedeva dei Mac.
    Per opinione comune quello fu il periodo in cui venne toccato l’apice della creatività nel design di Apple, sia nel versante “personale” che in quello professionale.
    Per gli impieghi personali quello fo il periodo dell’ineguagliabile “Lampada” e dell’eMac; sul fronte professionale Apple creò un’opera d’arte attorno alla motherboard Intel dual-Xeon (la stessa usata nel mio inguardabile IBM Intellistation Z-Pro) che la racchiudeva in una vera e propria scultura curatissima all’interno quanto all’esterno.
    https://uploads.disquscdn.com/images/1e1772f0f1a34e5a5f8cc93d1f1198177a6e17a9b41fd30899fef568aeca060f.jpg
    Nella foto la ricercatissima “Lampada”.

    • Forse non hai colto il senso della frase. Non voglio dire che non erano belli prima, i mac sono sempfe stati molto belli e dal design accativante ed innovativo. Quello che volevo dire éche se acquistavi un mac all’epoca era principalmente perché ne facevi un utilizzo specifico , spesso in campo creativo (musica, foto, video)

      • Perdonami Alfonso, se tu scrivi “Se compravi un Mac, era perchè ti serviva, non perchè era bello” io la interpreto (e credo chiunue altro lo farebbe) come un’affermazione di non-bellezza.

        Quello che tu dici è sicuramente vero, ed aggiungerei anche il settore tipografico e quello della produzione degli elaborati da inviare per l’appunto alle tipografie.
        Tuttavia ti invito a riflettere su un particolare: tutti questi ambienti sono, guarda caso, quelli in cui è più facile reperire persone sensibili al lato estetico.

        Ti cito un aneddoto: anni dopo l’uscita della Lampada io decisi che la volevo per aggiungerla alla mia collezione di vecchiume. Siccome era praticamente introvabile su Ebay e nuova non esisteva più andai laddove sapevo essercene una: la libreria Alterocca di Terni.
        Era ancora lì… meravigliosa, ormai obsoleta ma semplicemente meravigliosa!
        E chiesi al proprietario di vendermela… in quegli anni non avevo particolari problemi di soldi e quindi un rifiuto divertito dopo l’altro (eravamo buoni conoscenti) arrivai ad offrire una cifra obiettivamente esagerata: il cambio alla pari con un iMac di ultima generazione.
        Si mise a ridere e mi disse una cosa del tipo “Federico, se la vuoi devi comprarti l’intero negozio, questa è qui perché si intona con l’ambiente”.

        Nota a margine, siamo quasi nel 2017 e la Lampada è ancora al suo posto. 😉

          • Io non sono mai stato un utente Mac; ne ho avuti tanti ma solo a titolo goliardico.
            Win è il miglior sistema operativo in ambito business, e visto che quello è il ramo che ha pagato il mio pane per tutta la vita è quello che ho sempre usato (tolti i miei inizii da ragazzo dapprima su Tandy radio Shack e successivamente su Unix).
            Però Apple è di gran lunga superiore a Win quanto a capacità di abbracciare il suo utente ed accompagnarlo in tutte le sue attività, ed unitamente al pieno supporto software ed integrazione nell’ecosistema ormai messi a disposizione da Microsoft adesso è possibile utilizzare i suoi prodotti anche in ambito aziendale.
            E’ solo costoso, avere Apple e trarne la piena soddisfazione è terribilmente costoso.
            Se tu hai il denaro sufficiente a permetterti tutto Apple, a partire dall’orologio fino al PC passando per il sistema di intrattenimento domestico e l’automazione della casa… beh ciò che offre Apple non è realizzabile con nessun altra tecnologia.

  4. Ma al di là dell’errore riguardo al design dei prodotti Apple nei primi anni del 2000… a mio avviso sbagli anche sullo stato attuale delle cose.
    Gli iPhone continuano ad essere dei prodotti belli nel design ed esclusivi (in quanto unici al mondo progettati e costruiti attorno a componentistica proprietaria) ed anche il resto della produzione non è da meno.
    Un Apple non lo si giudica per le prestazioni, è un errore, ma per quello che è. Ed il “quello che è” va visto alla luce della continuità di una tradizione, continuità fatta di step apparentemente piccoli ma costosissimi sul fronte della Ricerca&Sviluppo e sufficienti a renderlo inarrivato ad ogni nuova uscita.
    Il cliente-tipo Apple compra questo, e sempre più spesso compra Apple perché è l’unica azienda al mondo ad offrire tali caratteristiche.
    Un prodotto Apple non è “vecchio” come i non clienti-tipo credono, ma è un classico… un nuovo tassello che va ad inserirsi in una tradizione ormai consolidata.
    Questa tradizione è fatta di design, impossibilità di replica e cura maniacale per il più piccolo dettaglio.
    Esisteva un unico produttore al mondo, nei telefoni, in grado di avvicinarsi alla cura di Apple senza però raggiungerla (niente componentistica custom e costruzione interna ben fatta ma lontana dalle ingegnerizzazioni Apple): HTC.
    Uso il passato perché a causa dei costi proibitivi ormai da un anno HTC ha capitolato iniziando a mettere sul mercato modelli più “normali”.

    P.S.: io non sono un “fanboy” Apple, semmai vengo spesso accusato di essere troppo di parte a favore di Microsoft. 

      • Apple è un marchio che affascina, l’usato ha un mercato florido, i suoi clienti sono appassionati convinti e spesso facoltosi, parte di chi si accontenta di Android è perché non può permettersi Apple e ha sullo stomaco Microsoft. Microsoft è essenzialmente una software house e intende vendere servizi a tutti quindi anche alla clientela Apple. Se Apple chiude gli conviene? Non credo proprio! Oggi Microsoft deve contenere Google e perché non allearsi con Apple mantenendo ognuno la propria identità? Il problema è un altro oggi i dispositivi mobili con le loro belle app ti danno la sensazione di essere produttivi, ma in realtà sono solo connessi… Qui deve essere la svolta! I dispositivi devono permettere di fare le cose che si posso fare con i pc, cioè un surface pro 4 da 6 pollici che possa telefonare, che quando arrivi in ufficio si collega al monitor e quando torni a casa alla tv!

        • Giuste considerazioni.
          Apple è uno dei principali partner di Microsoft, buona parte degli utili di Microsoft vengono dai sistemi Apple sia fissi che mobili così come per Apple viene la possibilità di vendere nel mercato aziendale grazie al software ed al supporto Cloud forniti da Microsoft.
          Apple costruisce hardware di qualità superba e Microsoft lo correda del necessario software… a ciascuno il suo lavoro.
          Questa collaborazione dei due antichi rivali ha condotto entrambi a dei traguardi di interesse per gli investitori mai sperimentati in precedenza.
          Però affinché una partnership funzioni nessuno dei due partner deve andare a rompere l’anima nel core business dell’altro, e così Apple evita di mettere sul mercato sistemi server e la versione server del suo OS-X… ed in cambio Microsoft ha smantellato la divisione Lumia e si guarda bene dallo spingere i contenuti multimediali presenti nel suo Store.

          • Si, ma Apple non mi sembra che stia andando molto avanti nel lato hardware, ha tutto da invidiare a Microsoft, veramente, nella presentazione del MacBook pro sembrava che avevano vergogna a farlo. Non vedo tutta questa collaborazione tra Microsoft e Apple, a me sembrano sempre più rivali, guardando le pubblicità americane Surface contro Mac e le offerte cambi un Mac con Surface.
            Nonostante le vendite mobile, questo è un periodo ottimo per Microsoft, ha la borsa ai massimi storici, ha il primato nei 2 in 1, in America il marchio Surface è agli stessi livelli degli Apple e Galaxy e sta innovando come nessuno ha fatto negli ultimi 5 anni, gli manca il Surface Phone ed entra in un periodo d’oro.

          • Sui portatili si stanno scontrando, ma io ho parlato specificatamente di core business ed i portatili non lo sono per nessuna delle due aziende.
            Il core business di Apple sono i telefonini e lo Store, con particolar riferimento ai contenuti multimediali.
            Il core business di Microsoft è molto più vasto ma in particolar modo è centrato sul settore Enterprise, quindi Server, sistemi di virtualizzazione, servizi di Cloud Computing (Azure), servizi online aziendali (Dynamics), gestione delle flotte mobili (EMM ed MDM)… e così via per una paginata abbondante.
            Nessuna delle due aziende da un anno a questa parte offre prodotti che contrastino l’altra nel focus dei suoi interessi.

            Quanto al nuovo portatile Apple… che dire? a me sembra semplicemente magnifico.
            Dici che Apple non innova più il proprio hardware? ma ne sei certo?
            Non solo Apple è assolutamente inarrivata nei display, sia nel fisso che nel mobile, ma visto che ormai è giunto il momento di abbandonare la tecnologia IPS per passare all’onnipresente OLED (purtroppo) e che al mondo non esiste un produttore in grado di fornire pannelli OLED con una purezza cromatica uguale ai suoi Retina… beh Apple ha aperto un centro di ricerca e fra un anno, come per tutto il resto della sua componentistica, sarà l’unica ad avere degli OLED con colori uguali o migliori agli IPS.
            Apple e Microsoft sono fra le due aziende che più investono al mondo, ma lo fanno in settori differenti: Apple spende quantità incredibili di denaro sul fronte hardware, perché anche i più piccoli dettagli realizzati fuori standard hanno un costo pauroso, e Microsoft spende altrettanto in ricerca su algoritmi e reti.
            A ciascuno il suo mestiere, a ciascuno i suoi punti di forza.

  5. Concordo con @disqus_2HhIpCp1JD:disqus nella sua interpretazione e analisi poichè risponde a una realtà che possiamo constatare ogni giorno. Microsoft con il suo Windows 10, la sua Cortana, la serie Surface si colloca sulla linea del tempo una generazione avanti, capace di accogliere e accompagnare l’utente in ogni esigenza, aziendale e consumer. Certo, i prodotti Microsoft non hanno un prezzo “popolare”, ma chi cerca versatilità, design, meteriali pregiati, innovazione non trova eguali nel campo tecnologico. Dietro questi risultati c’è stato un duro lavoro dietro le quinte, fatto con idee innovative e tanta tanta passione per la tecnologia. Il Surface Studio è attualmente il suo simbolo più sublime dell’azienda di Redmond, e Panos Panay rappresenta allo stato dell’arte il suo profeta, sotto la guida autorevole di Nadella (che, lo ricordo, è un tecnico e uno svillupatore prima di essere un manager).
    All’appello manca soltanto il Surface Phone… ormai è solo una questione di mesi e lo potremo ammirare!

  6. Il mio Surface Pro 3 viaggia verso i tre anni di vita e con il passare dei mesi e l’aggiornamento a Windows 10 è entrato nella dimensione del “senzatempo”, diventando allo stesso tempo un cult e un ottimo prodotto innovativo ancora oggi. Questo, tra gli altri, è un altro motivo del cambiamento culturale in divenire portato a compimento dalla Microsoft: trasformare i suoi prodotti da oggetti di mera utilità a prodotti belli e funzionali a distanza di anni. A Cupertino, negli ultimi anni, costruiscono dispositivi concettualmente privi di innovazione come i MacBook o pretestuosi come l’iPad Pro. Qualcosa è cambiato, per dirla come Jack Nicholson nell’omonimo lungometraggio!

  7. da possessore apple (iphone, ipad, aplle tv mac e macbook) posso dire che sicuramente non mi invogliano più ad acquistare prodotti con caratteristiche “piatte”. pochissima innovazione intelligente, in alcuni casi anche con grandi errori di progettazione/costruzione, l’ultimo è iphone 6s, due in casa e entrambi il “problema della batteria”. Ritirato quello di ieri della mia ragazza e ora il touch id non va più… sono 5 le volte ormai che sono andato all’apple store per questo problema.
    passo sui macbook pro retina perchè scelsi bene nel 2012 a prendere il top di gamma del unibody. hanno un gravissimo problema al display/vetro che risulta macchiarsi dopo circa un anno.
    ipad non ne vendono più (troppo cari probabilmente, anche se li trovo forse i migliori tab) e apple watch pure e anche iphone 7 sta andando veramente male.

  8. Non posso essere più d’accordo di così. Io ho avuto 7 Mac di fila, e sono partito da quando è uscito MacOSX perché l’idea di avere uno Unix sul desktop mi piaceva, perché Microsoft in quel periodo era semplicemente il trionfo della mediocrità e perché le macchine erano costruite benissimo. Concordo con te che con Tiger è iniziata la discesa a picco di MacOSX, sempre più “iosizzato” e sempre meno Unix e open.
    Stesso dicasi per l’hardware che, a fronte di una certa “figheria” ha avuto un rapporto prezzo prestazione sempre peggiore. Non perdonerò mai ad Apple il fatto di non aver mai ammesso che la prima serie di MacBook Air (l’ultimo Mac che ho avuto) aveva dei problemi enormi di surriscaldamento che praticamente ti impedivano di usarlo per compiti che non fossero assolutamente banali.
    Per Fortuna nello stesso periodo Microsoft è uscita dalla sua crisi e ha iniziato a macinare numeri e a fare sistemi operativi che valessero la pena di essere utilizzati

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