Intel Core i5-11600K: benchmark Rocket Lake

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Sulla piattaforma di benchmark “Geekbench” compaiono i primi punteggi Single-Core e Multi-Core per l’unità Intel Core i5-11600K (Rocket Lake-S).

Intel Core i5-11600K – Dati e configurazione

L’undicesima serie di CPU (Central Processing Unit) Desktop marchiata Intel e denominata “Rocket Lake” vedrà presto la sua commercializzazione e iniziano a trapelare i primi benchmark. Se nel corso delle precedenti settimane erano trapelate varie informazioni tra cui unità, tecnica produttiva e prezzi, non erano però presenti particolari informazioni sull’unità i5.

L’utente Leakbench, noto nell’ambito della scoperta di informazioni attendibili, ha postato sul proprio profilo un link diretto alla piattaforma Geekbench. Il punteggio registrato da Intel Core i5-11600K durante i test mostra un aumento del 19% (1313 – i5-10600K vs 1565 – i5-11600K) in Single-Core con una diminuzione del 13% (7005 vs 6220) in rendimento Multi-Core rispetto alla precedente serie.

Analisi benchmark e considerazioni

Stando alle informazioni disponibili: i test sono stati effettuati su una MoBo (Motherboard) Z490M marchiata Gigabyte insieme a memorie RAM da 2133MHz. Questi due elementi potrebbero aver comportato un effetto “collo di bottiglia” limitando la resa della CPU.

Lato scheda madre il problema deriverebbe dal BIOS: non ottimizzato per la nuova generazione Rocket Lake-S. La scheda in questione è stata progettata per Comet Lake, ossia la prima serie di unità basate sul socket LGA 1200. È molto probabile che l’aggiornamento del BIOS, strutturato per rendere compatibili le “vecchie” MoBo con le nuove CPU, non sia ancora totalmente ottimizzato. Questo porterebbe a delle incompatibilità che limiterebbero le prestazioni dando dei risultati errati.

Anche la tipologia di memorie RAM va a influenzare il punteggio finale del benchmark e in questo caso troviamo una frequenza abbastanza bassa. Per sfruttare appieno il potenziale di tale CPU sarebbe stato più adeguato utilizzare memorie a 3200MHz e con un basso valore CAS.

A questo punto è ipotizzabile che i valori reali dell’unità sarebbero più alti dopo una corretta ottimizzazione del BIOS e con l’utilizzo di memorie adeguate. Il discorso è simile anche per la tipologia di MoBo, dove le schede della nuova serie dovrebbero garantire maggiori prestazioni e anche la possibilità di OC (Overclock) della RAM.

I dati presenti nel benchmark sono dunque da “prendere con le pinze” nell’attesa di maggiori campioni per convalidare il possibile punteggio dell’unità. 

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