Surface Duo: dettagli e comparto fotografico

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microsoft surface duo

Il Surface Duo è finalmente disponibile al pre-ordine nel mercato USA ed appaiono ulteriori dettagli sulle specifiche e sul comparto fotografico.

Surface Duo – Dettagli e curiosità

Microsoft ha stupito l’utenza durante la scorsa conferenza Surface e, al rilascio di ogni “teaser”, ha aumentato l’interesse dell’utenza. Nonostante l’aumento d’interesse, viste le possibilità di un dispositivo di questo genere, i dubbi fondamentali dell’utenza riguardavano: la CPU e il comparto fotografico.

Gran parte dell’utenza si aspettava il lancio del Surface Duo alimentato dal nuovo SoC Snapdragon 865, mentre sin dal primo annuncio si è sempre parlato di Snapdragon 855. Questa scelta ha “infastidito” l’utenza, che ha etichettato il dispositivo come “vecchio sin dall’annuncio”. Analizzando meglio la scelta dello Snapdragon 855 troviamo alcuni fattori che hanno “indirizzato” Microsoft verso questa strada.

Il primo di tutti riguarda le prestazioni del SoC, che risultavano essere elevate e adatte ai mercati Business e Consumer. Gran parte della potenza di elaborazione di questo processore copre tranquillamente alti carichi di lavoro e può dare il massimo in campo lavorativo e anche nel tempo libero. Secondo, ma non per importanza, troviamo le differenti patch rilasciate da Qualcomm e Google per ottimizzare il processore e massimizzare le potenzialità di tale unità. Le nuove unità, per quanto maggiormente performanti in termine di velocità, non riescono a garantire la medesima stabilità delle unità ottimizzate lato software. Vista la necessità di dover lanciare un dispositivo “senza falle” il colosso di Redmond ha puntato sull’unica tecnologia che corrispondeva ai criteri di stabilità ed efficienza necessari per il Surface Duo. A giocare un ruolo fondamentale troviamo la possibilità, per Microsoft, di sviluppare la propria Custom UI attorno allo Snapdragon 855. Questa opzione, invece, sarebbe stata impossibile scegliendo il modello 865.

Per quanto concerne il comparto fotografico parliamo, secondo i dati ufficiali e l’approfondimento dei nostri colleghi di Windows Latest, di una singola fotocamera con differenti migliorie lato software. A livello di hardware si tratta di una fotocamera da 11 megapixel (85° di angolo di visuale) e flash di tipologia CRI-LED posti entrambi in una delle “facce” interne del dispositivo. Per correggere i possibili deficit di tale tecnologia troviamo differenti correzioni lato software per gestire: luminosità, profondità, ambienti dinamici, zoom e HDR. L’app di Microsoft fornisce, già in modalità automatica, correzioni per gli ambienti a bassa luminosità e integra la funzione High Dynamic Range (HDR). Lo zoom, invece, beneficia di una funzione ad alta risoluzione per ridurre al minimo la granulosità dell’immagine in caso di alto ingrandimento.
Questa tecnologia, per quello che concerne il comparto video, garantisce registrazioni in 4K e a 1080p/60FPS con stabilizzazione EIS invece di stabilizzazione ottica (OIS). La modalità HDR dovrebbe essere presente anche durante la registrazione dei video. Tale funzione garantirebbe la possibilità di registrare video a rallentatore con un alto numero di frame per secondo.

Conclusioni

Le informazioni sul Surface Duo sono, oramai, tutte disponibili sul web e il lancio del dispositivo è sempre più vicino. Il colosso di Redmond ha giocato le sue carte e ha puntato tutto su un dispositivo focalizzato maggiormente sul comparto lavorativo e sulle feature principali. Questa scelta ha comportato dei compromessi sia sul design, visti i bordi ampi, sia in campo hardware limitando le feature.

I dati raccolti durante le vendite della prima generazione di Surface Duo garantiranno a Microsoft la possibilità di misurare l’interesse dell’utenza in tale tecnologia. Dall’analisi delle vendite si deciderà se proseguire con la linea produttiva, progettando varianti high-end e consumer, oppure se puntare sul mercato Business/Enterprise.

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6 Commenti

  1. Non capisco che problemi potrebbe aver avuto MS ad utilizzare una Custom UI con il processore 865, Samsung usa laOne UI 3.

    • Il problema, di per sé, non è relativo alle CustomUI in generale, bensì è collegato alla UI di Microsoft. A differenza dei dispositivi visti in precedenza qui parliamo di un dispositivo basato sul multi tasking e sulla variazione dell’interfaccia a seconda di come è aperto il dispositivo. Come si evince dalle simulazioni dei programmi di sviluppo diffusi da Microsoft: i dispositivi dual screen necessitano di una serie di accortezze e di informazioni in più durante la programmazione. Lo stesso vale per la UI progettata ed integrata da Microsoft.

      Lavorando su un nuovo SoC, come l’865, c’erano differenti possibilità di non rilasciare per tempo una UI realmente fluida e adatta sia al multi-tasking dell’utente sia alle differenti feature legate al fattore di forma dual-screen e alla presenza della cerniera centrale. Viene da sé che, visti gli insuccessi passati, si sta tentando di portare un dispositivo “bug-free” sul mercato e il SoC è uno dei compromessi per ridurre al minimo le incompatibilità.

      • Si e no…
        E; indubbio che che lo sviluppo per un dispositivo con due schermi, od uno schermo pieghevole, implichi problematiche diverse da quello per uno classico con schermo singolo; detto questo e’ anche vero che MS lavora ad un terminale con due schermi da piu’ di dieci anni:

        https://www.microsoft.com/en-us/research/publication/codex-dual-screen-tablet-computer/

        ed anche Android OS offre nativamente supporto a questo tipo di dispositivi.

        Che poi MS abbia ritenuto piu’ importante prioritizzare i tempi di uscita del Duo a scapito di altri aspetti e’ una scelta loro a mio modesto avviso discutibile ma, come si dice ” Al mercato l’ ardua sentenza”.
        Il motivo per cui a mio avviso la scelta e’ discutibile, discutibile inteso in senso infausto, e’ basato sul fatto che per quanto, sempre personalmente, oggi come oggi preferisco di gran lunga la soluzione a due schermi rispetto ad uno unico pieghevole date le problematiche come fragilita’, durata eccetera di quest’ultima, il Duo e’ penalizzato da troppi compromessi: batteria molto scarsa; cornici oggettivamente troppo grandi; mancanza del 5G; processore appunto di una generazione precedente; mancanza di NFC; Mono e non Stereo; mancanza di uno schermo esterno, cosa ancora piu’ assurda se si considera che proprio MS sviluppo’ la tecnologia Sideshow; penna venduta a parte ($150), prezzo di rilievo che non e’ di $1399 ma di circa $1550 in quanto bisogna includere le tasse.
        In conclusione lo ritengo, e aggiungo purtroppo, un concetto estremamente interessante e piu’ reale di uno a schermo pieghevole ma con un esecuzione del medesimo che lascia molto a desiderare.

        • Personalmente penso che il Duo non è un prodotto realizzato per me, ma trovo delle applicazioni in determinati settori che hanno necessità differenti dalle mie. La scelta delle sue componenti, in relazione anche alle funzioni, incarna il concetto (a me non affine) di “fundamental device”. Di norma i veri beneficiari di questi dispositivi sono i membri del settore business e, in piccola parte, gli utenti sperimentali che vogliono provare la nuova tecnologia. Come per il Surface Go e per altri dispositivi basati su bordi ampi si tratta della comodità di poter prendere il dispositivo evitando eccessiva reattività dello schermo e il lancio di comandi involontari.

          Il mercato business non ha bisogno di: OIS, camera da 64MP, dual speaker con bassi avanzati e altre funzioni basate per lo più per il mondo Consumer. Anche solamente considerando le opportunità di uso del terminale, in ambito lavorativo, son pochi quelli che beneficerebbero della tecnologia NFC. In questo settore la carenza maggiore è la mancanza del 5G che avrebbe fatto la differenza sia in campo di stabilità della connessione sia come consumi della batteria etc.

          Essendo un dispositivo di prima generazione, basato appunto “sull’indispensabile”, sarà il banco di prova per vedere quali sono le potenzialità e quali linee produttive seguire per le prossime serie. Come hai detto tu è il mercato che decide e solo al momento della sua commercializzazione potremo iniziare a giudicare le azioni e non solamente i dati su carta.

          • Personalmente ritengo che l’ argomentare che il mercato consumer e quello business siano due entita’ completamente distinte e separate e’ inaccurata ed artificiosa; questa convinzione, ovviamente soggettiva, si basa sia sull’ analisi delle mie personali esperienze che osservando quelle di tante altre persone con un profilo ed una carriera professionale simile alla mia.
            Fino alla prima meta’ degli anni ’80 quando iniziai la migrazione da un supporto cartaceo ad uno “digitale” con i primi PDA, che peraltro all’ epoca ancora non si chiamavano cosi’ ma “Computer data bank” o “Digital diary”, io ho sempre e solo utilizzato una singola Filofax dove avevo nominativi, numeri di telefono, appuntamenti, note, progetti eccetera che si riferivano sia alla sfera professionale che quella personale, non ne ho mai avute due, distinte e separate.

            Lo stesso criterio ho sempre applicato dopo la migrazione al formato digitale: il mio Outlook, la versione desktop che e’ parte di Office 365 contiene tutto quello che mi concerne, non uso due profili separati.

            Nello specifico di quanto oggetto della discussione, vorrei aggiungere discussione che trovo molto interessante e di questo ti ringrazio, non vedo un professionista arrivare a casa, deporre il Duo sul comodino, cambiarsi e, prima di uscire per andare a cena fuori con amici prendere l’ iPhone od il Samsung.
            In altre parole le funzionalita’ “business” non sono altro che un super set di funzionalita’ che vanno ad aggiungersi a quelle di base, comuni, consumer o come si voglia chiamarle e non una serie di funzionalita’ distinte e separate.

          • Dipende sempre dalla prospettiva con la quale si guardano le cose. Ci sono determinate ditte che vietano di utilizzare i terminali aziendali per il proprio tempo libero e questo porta a dividere materialmente il proprio comparto digitale in due dispositivi separati. Come anche ci sono determinati dati che dovrebbero stare il più possibile separati per evitare una qualche fuoriuscita d’informazione. In questi casi il dispositivo aziendale/istituzionale rimane dispositivo business, mentre il prodotto privato rimane quello della vita di tutti i giorni.

            Nei casi specifici come questi ci si trova a preferire dei dispositivi con il maggior numero di feature di produttività e il minor numero di feature consumer. È uno dei motivi per i quali il Surface Go ha vinto differenti bandi di adozione in aziende o nel settore dell’educazione rispetto ai relativi competitor.

            Poi si, senza ombra di dubbio un privato preferisce avere un dispositivo a 360°, da usare sia nel lavoro che nella vita privata, per avere il minor numero di cose da portare in giro. È lo stesso motivo per il quale si tende a installare fotocamere sempre più potenti o casse stereo su Smartphone: ridurre al minimo il numero di dispositivi da portare con sé. Da qui emergono le problematiche della divisione forzata “Business/Consumer”.

            Nella scelta del singolo: il Surface Duo parte con alcuni deficit e con un prezzo vincolate, due fattori che potrebbero far optare il privato per la non-adozione del dispositivo.

            Nella scelta delle organizzazioni: il Surface Duo offre elementi di multi-tasking che si combinano con la classe “fundamental device” dando un buon prodotto in campo aziendale.

            Da Redmond hanno, più volte, reiterato che è solamente la prima generazione e che volutamente hanno fatto dei compromessi. L’unica cosa che si può fare e vedere l’impatto sul mercato, da lì poi sapremo se il progetto continuerà diventando “un prodotto per tutti” o se sarà un vicolo cieco.

            (mi scuso se rispondo con un certo ritardo, ma alcune volte mi risulta difficile poter dedicare tempo a una risposta corretta ed argomentata. Tra rispondere subito, in maniera superficiale, e rispondere, adeguatamente, con un certo ritardo: preferisco la seconda.)

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