Windows 10 S, Windows Store, Fluent Design, il Brand Surface: tasselli di un grande Affresco!

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Windows 10 S, Windows Store, Fluent Design, il Brand Surface: tasselli di un grande Affresco!
Windows 10 S, Windows Store, Fluent Design, il Brand Surface: tasselli di un grande Affresco!

Windows 10 S, il rinnovato Store e il prossimo aggiornamento Fluent Design sono fondamentali pezzi di un grande Mosaico in costruzione: vediamoli.

La Storia dell’Arte ci insegna che i grandi artisti del passato hanno costruito i loro Affreschi nel corso di molti mesi e addirittura di diversi anni, con un lavoro certosino in cui i particolari, i personaggi, le scene realistiche, metaforiche o surreali sono tasselli fondamentali per costruire il capolavoro definitivo. Il Giudizio Universale di Michelangelo, ad esempio, non avrebbe la sua potenza evocativa se privato di un solo particolare o personaggio.

Tutto inizia quando…

La stessa cosa la possiamo trasferire nel mondo della tecnologia e, ancora di più, se facciamo riferimento alla Microsoft attuale e al grande lavoro iniziato pochi anni fa con l’arrivo di Windows 10 Universal. Tutte le novità a cui stiamo assistendo in queste ultime settimane sono il frutto di un grande lavoro propedeutico iniziato alcuni anni fa. Ad esempio, quando nell’ottobre del 2015 hanno presentato a New York il Surface Book, il Surface Pro 4 e i due Lumia 950, gli ingegneri dell’azienda di Redmond erano già  al lavoro sui dettagli che hanno partorito le grandi novità presentate alla recente Build 2017.

Windows 10 S e Surface Laptop

La ricerca è il comune denominatore di chi lavora al Brand Surface e di chi si occupa di Windows 10. Il frutto di questa ricerca si è concretizzato con la presentazione di Windows 10 S, la cui caratteristica principale è quella di garantire sicurezza agli utenti, in ambiente scolastico ma non solo, con l’utilizzo di programmi e applicazioni scaricabili esclusivamente dallo Store. Il vantaggio è indubbiamente notevole, in sicurezza e in una minor dispersione di tempo speso a cercare software in giro per la Rete. Il dettaglio significativo del lancio di Windows 10 S, oltre ad essere stato progettato per dispositivi a basso costo per competere con i Chromebook, risiede nel fatto che il nuovo Surface Laptop sia stato abbinato a questa giovanile versione del Sistema Operativo di Casa Microsoft.

Il messaggio è chiaro: l’Azienda crede nel progetto e lo lancia in contemporanea con la presentazione di Surface Laptop. Tra l’altro, permetterà  agli utenti di migrare in caso di necessità alla versione Pro con un costo irrisorio per chi acquista un dispositivo realizzato dai partner, e addirittura gratuitamente per chi compera un Surface Laptop entro la fine di questo 2017.

https://www.youtube.com/watch?v=74kPEJWpCD4

Il Windows Store sempre più ricco

Questo progetto, fatto fondamentale, sembra sia stato ben accolto dalle varie Software House e in questi giorni abbiamo assistito all’annuncio del prossimo arrivo sullo Store di UWP in fase di dismissione (Spotify) e mai arrivate, come nel caso iTunes, senza dimenticare dell’imminente sblocco della versione WhatsApp Desktop. Il Sistema Operativo Unificato ormai considerato Cool, per dirla con quelli sempre sul pezzo, ha prodotto un cambiamento culturale non indifferente, con il comune denominatore dell’Innovazione, del Gaming e della Mixed Reality.

itunes su windows store surface phone italia

Surface Phone

Questo sostanziale rinnovamento confluirà in maniera consequenziale nel prossimo grande aggiornamento di Windows 10, Fluent Design, punto di arrivo e allo stesso tempo porta d’ingresso per quello che sarà l’ulteriore novità dal lato software e hardware: Windows 10 on ARM.

Anche questo progetto è nato da lontano, come spesso ha evidenziato Jason Ward di Windows Central. Il frutto di questa effervescenza creativa, com’è arcinoto, è stato presentato in Cina lo scorso dicembre 2016. Il conseguente accordo con Qualcomm nasce dall’idea di cambiare ulteriormente l’idea del personal computer, indirizzandosi in maniera avvertita e inequivocabile verso un rivoluzionario concetto di Mobilità. Di questo si è molto dibattuto e anche il soprascritto si è più volte soffermato sull’argomento. In questa nuova occasione di riflessione, mi preme concludere con questa mia frase:

Quando un progetto è costruito su solide basi arriverà alla sua naturale presentazione, al di là  delle parole e delle supposizioni.

In soldoni, il Dispositivo Definitivo è pronto per firmare il Capolavoro di questo Grande Affresco targato Microsoft.

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54 Commenti

  1. Ottimo articolo Giampiero… Ci mancavano i tuoi editoriali! In questo momento sto attraversando una fase un pò particolare con W10M. Creators Update funziona malissimo e non sembrano arrivare margini di miglioramento..
    Mi auguro con tutto me stesso che prima o poi ci sarà una rivoluzione perché le potenzialità ci sono tutte… Non posso veder morire w10m in questo modo…

    • Il mio 650 invece va bene e, escludendo le poche novità, Creators Update non mi ha creato problemi. In quanto al resto tutto il lavoro di costruzione di questo Universo Windows 10 è partito da un pezzo e la conclusione arriverà naturale quando sarà il momento giusto: lo hanno detto i miglior blogger del pianeta e noi lo abbiamo ribadito con analisi ben dettagliate. Poi, come tu ben sai, il Dispositivo Definitivo esiste al 100%. Nel frattempo Windows 10 Universal cresce e tutto quello che gira intorno a questo ambiente sta conoscendo una nuova giovinezza.

    • A me CU va bene (Insider Slow). Però devo ammettere che sono rimasto sorpreso dalla mancanza di novità, che mancheranno anche su FCU, dato che di w10m non è stato mostrato alcun riscontro notevole a Build, tranne che per una breve apparizione di Lumia 950.

      • In effetti al momento non sappiamo nemmeno se ci sarà un FCU per W10M. A mio avviso tirerrano avanti con questo feature2 fino a che non uscirà questo benedetto “dispositivo mobile perfetto”

        • Ci hanno piantato…. troppe perdite! Secondo me alla fine salterà fuori che W10ARM sarà qualcosa di nuovo per dispositivi nuovi, se ne usciranno con qualcosa tipo “ABBIAMO IMPARATO DAGLI ERRORI PASSATI” e noi e chi come noi ha dato fiducia ai dispositivi Redmond saremo tagliati fuori pur essendo stati gli unici a sostenerli là dove conta: NEL PORTAFOGLI!

          • Non esageriamo nei portafogli .
            Il tuo discorso é eccessivo , i lumia sono il modello durata nel tempo e spesa migliori del mercato . Terminali pagati 40-60€ che ancora vanno e si é installato sopra Windows mobile 10 .
            La stai facendo troppo grossa , terminali che i competitors vendono da 500-1000€ top di gamma , quando compravi un top i lumia a 189€ dopo 4-5 mesi .
            Non provare a venirne a dire che tu lo hai pagato 599€ perché lo sanno anche le scimmie che i lumia nel giro di qualche mese calavano del 50% tutti i modelli a differenza dei competitors che calavano del 10-15% .

          • Assolutamente sì vero tutto quello che hai esposto! Ma tra aver speso 500 sacchi per qualcosa che mi rende o 200 per qualcosa che vabbè a parte proprio le robe basiche basiche passate dalla casa madre quasi non c’è altro sinceramente dove sta la perdita? Inoltre gli android hanno mercato secondario prova tu a vendere usato un Lumia e dimmi chi te lo prende!

          • ma perché dici che vieni tagliato fuori?…le app ci saranno ancora, certo le nuove feature saranno difficili da supportare per telefoni che stanno ancora sui 32bit, ram risicata…succede anche con android, quando escono app che si basano sulle specifiche più recenti i telefoni vecchi sono “tagliati fuori”

          • Lo dicono perché gli utenti che contesti rappresentano il mercato reale, che vede solo uno sbando totale ed una serie di novità di facciata delle quali non gli importa un fico secco, mentre il tuo è un giudizio personale alterato nella percezione da una passione profonda.

          • Non è questo il punto è che non siamo MAI stati dentro! Nessuno sviluppa per W10M e anche se il W10ARM catalizzasse l’interesse degli sviluppatori non arriva anche sui “vecchi” Lumia (950/950XL almeno….. e questo DIPENDE DA MICROSOFT E BASTA!) ebbene mi ritroverò un telefono che a parte Whatsapp e Facebook non ha mai vissuto veramente e non ho mai utilizzato veramente per la vita di tutti i giorni mancando le App.
            Ora i Lumia sono usciti a fine 2015 siamo a metà 2017 secondo te quante probabilità ci sono che coinvolgano “il fallimento di ieri” con la nuova piattaforma che hanno in mente? Questo è il senso del tagliato fuori! E sarebbe un errore madornale se lo facessero vedi perchè vorrebbe dire sputare in faccia allo zoccolo duro di clienti che nonostante tutto ha tenuto fino ad oggi; vuol dire, almeno per me, che se anche fosse super bellissimo il terminale nuovo NON LO ACQUISTEREI visto il trattamento ricevuto oggi! Non si tratta infatti di device che sono invecchiati e vabbè lo fanno tutti dismettono il supporto, ma finchè sono sulla cresta dell’onda vanno e vanno bene, no i Lumia sono per una serie di motivi “nati vecchi”.

          • d’accordissimo che sono nati vecchi, purtroppo sono stati un scelta sbagliata del passato, che come giustamente fai notare, penalizza Microsoft nel settore telefonia ancora oggi. Infatti l’altro ieri ho scritto che spero che MS NON SI SOGNI di pubblicizzare il prossimo device come smartphone. Meglio che parli di 1000 altre features e tra le specifiche in piccolino scriva “GSM calls”, una roba che uno lo acquista principalmente perché ha bisogno di altro e solo quando lo ha in mano possa pensare di usarlo per chiamare.
            Per me finirà semplicemente che i vecchi riceveranno l’aggiornamento grafico e continueranno ad usare lo stesso store, comunque non sarebbero lasciati a piedi…

          • Guarda se sullo store inizia a comparire quel che non c’è mai stato di più non chiedo non voglio la luna nel pozzo, voglio quello per cui comprai (il passato remoto è d’obbligo) il mio 950.

          • bisogna convicere gli sviluppatori della necessità di passare allo store invece che distribuire software attraverso i siti…così tutti poi arriveranno, non è un processo di un paio di mesi…

      • io credo che alla fine gli attuali telefoni riceveranno il restyling grafico e poco altro, per funzioni aggiuntive saranno fuori terget…in ogni caso per le UWA resternno valide e funzionanti.

  2. Fantastico articolo! Anche io spero che il nostro Windows 10, diventi sempre più unito e ampio, con una ritrovata risurrezione del Mobile

  3. Non riesco a leggere una strategia coerente e unitaria nelle mosse di MSFT, al contrario, mi pare che siano costretti a continui cambiamenti per rincorrere il mercato. Le UWA avevano la loro principale ragione d’essere nel mondo mobile, l’abbandono di W10M ha costretto MSFT a modificare l’obiettivo. Ora provano a spingere le UWA su W10S e, in futuro, W10 su ARM. E’ però evidente che MSFT sia un “follower” in questo ambito e che la distanza con i leader, Google e Apple, stia diventando sempre più ampia, tanto da apparire incolmabile.

    • Mi riferisco alla strategia in ambito mobile e app. Negli altri settori in cui opera, Office, Azure, Server, MSFT è leader e dove non lo è (Azure) è comunque ben posizionata e con una strategia chiara.

    • A me il discorso di software che migrano verso la forma di app pare molto interessante invece! Per gli utenti ci sono indubbi vantaggi!

      • La clientela non percepisce alcun vantaggio concreto (non ho detto che non esista il vantaggio ma solo che esso non viene percepito) e per i produttori di software è solo una grande complicazione.
        Ancora peggio se la si guarda in termini di Store, dove non solo il produttore dovrebbe rinunciare ad una parte notevole dei profitti ma perderebbe anche il controllo completo del ciclo del software.
        Quello offerto da Microsoft non è lo Store di Apple, tramite il quale la clientela è da sempre abituata ad acquistare programmi; la maggior parte dell’utenza Microsoft passata a Windows 10 usa il sistema operativo esclusivamente in modalità Desktop come se si trattasse di un Windows 7 e lo Store neppure viene aperto.

        • si sul fatto dell’abitudine sono d’accordo…invece non sono d’accordo sul discorso del ciclo del prodotto e sui profitti…Secondo me aziende come Autodesk e per non parlare di Adobe potrebbero addirittura abbassare il costo del prodotto, queste aziende fanno programmi da migliaia di euro ma il “venduto” è piuttosto basso rispetto alle installazioni piratate, se invece i software passassero sullo store spalmerebbero i costi di sviluppo su una clientela realmente pagante quindi avendo la certezza del guadagno potrebbero abbassare il costo e fino a qualche centinaio di euro un professionista è disposto a spendere per un programma in regola con le licenze. Io ne conosco molti che non hanno un solo programma in regola con le licenze, oppure hanno una licenza pagata per 10 PC… Il 30% dello store non è un mancato guadagno dell’azienda ma un ricarico puro e semplice come l’IVA, nel mio settore(ma praticamente in tutto il mondo del commercio, anche software è così) l’artigiano o azienda fanno il prezzo e l’intermediario ci mette la sua commissione.
          Il discorso perdita di controllo non lo condivido perché gli utenti possono inviare feedback attraverso lo store nonché le app possono utilizzare la telemetria per capire se ci sono problemi nell’uso del programma, anzi se ci fossero bug con un rapido aggiornamento dell’app nello store tutti i clienti verrebbero immediatamente aggiornati, altro che patch da cercare e scaricare dai siti…Questo non toglie che il produttore può rispondere (anche automaticamente) al cliente che lascia un feedback, indirizzandolo su un altro canale di comunicazione.

          • Ma non è assolutamente così, si tratta di una percentuale e non di un valore assoluto, quindi maggiore è il prezzo e maggiore sarà la quota che resta nelle casse di Microsoft.
            Il 30% è una percentuale semplicemente irrealistica, che supera di molto il danno arrecato dalla pirateria.
            Ormai gli “intermediari” non esistono quasi più perchè la maggior parte del software viene prelevata dai siti dei produttori ed attivata tramite acquisto della licenza.

          • tutto il commercio è così, ti ricordi quando ti ho fatto l’esempio dei mobili?..a me li scontano anche oltre il 50% e come minimo lo ricarico del 20%…ho scelto apposta Adobe e Autodesk perché per quello che vedo in giro(riferendomi ai loro programmi più noti) i software pagati saranno il 10% delle installazioni…invece che far pagare un programma 1000€ lo metti sullo store a 130€ (ma penso che anche 260€ è accettabile per chi ci deve lavorare…quindi rischiano pure di guadagnarci di più!) e vedrai che te lo comprano tutti…soprattutto se non hanno modo di installarlo per altre vie.

          • Cosa fa Autodesk? mette sullo Store l’Autocad a 130€? e a qualli che lo hanno pagato 5.000 poi cosa racconta?
            E a quelli che lo hanno in abbonamento a 700€/anno?
            Dai, non scherziamo.

          • eh va bene..rimodula i prezzi, credi che se uno deve rinnovare la licenza e invece di pagare 5000€ ne paga 500€ dici che gli fa schifo? Penso che basta fare le cose con gradualità e spiegando bene i passaggi…chiaro che se dall’oggi al domani me lo trovo sullo store a 1/10 mi girano…però se magari intanto introduco dei software minori sullo store e poi magari faccio delle offerte scontate di quelli principali e contemporaneamente comincio a togliere la distribuzione tramite sito, il cliente neanche si accorge e forse ci risparmia pure…mie supposizioni da inesperto di marketing…

    • Microsoft ha buttato via quasi un anno tentando in ogni modo di prendere atto della dipartita dei telefoni.
      Riguadagnare tanti mesi persi dinanzi ad un competitor che proprio in questo periodo ha investito sul proprio sistema operativo come mai aveva fatto prima d’ora si sta tramutando nel trovare soluzioni poco credibili.
      Mentre i grandi appassionati si entusiasmano davanti alle novità, l’utenza ordinaria continua ad usare Windows 10 in modalità Desktop e in buona parte a rimpiangere la semplicità di Windows Seven.
      Ormai esiste un palese scollamento fra quella che è la percezione dei “fedelissimi” e la realtà del mercato e delle sue richieste.

      • E’ così, confermo. Da noi azienda Windows 10 si sta diffondendo, ma sono l’unico che accede allo store e installa APP, tutti gli altri lo usano come fosse Windows 7.

        • È quello che fanno tutti, Windows 10 viene percepito come un Seven più rognoso.
          Quando leggo articoli che si sperticano in lodi per i miracoli (tardivi) che Microsoft sta introducendo, mi viene da pensare che chi li scrive non sia mai entrato in un’azienda o in uno studio professionale.
          A me non è MAI successo di veder usare Windows 10 in modo differente da quello Desktop, e per mai intendo proprio MAI.
          E d’altronde come potrebbero? i produttori di software da un lato non certificano Windows 10 e dall’altro non ci pensano neppure lontanamente ad abbandonare la comodità di Win 32 per infilarsi nelle rogne di una distribuzione del software da caricare tramite “sideload”.
          Metterlo nello Store regalando il 30% del fatturato a Microsoft? ma come no, sono tutti lì che non vedono l’ora di farlo ?

          • Mi piacerebbe sapere qual è il modo di impiego dei più accaniti fan, perchè ho l’idea che pure per loro l’utilizzo principale sia in modalità desktop.
            Mi sa che se si facesse una statistica seria ci si accorgerebbe che pure fra i consumer gran parte dei Win 10 è settata in modo da avviarsi in Desktop. Primo perchè le attuali applicazioni Store create per tener conto dei telefoni sono di gran lunga più scomode da usare e meno potenti delle corrispondenti Win32, secondo perchè a meno di non avere uno schermo touch come il mio usare le Tiles con il mouse è davvero una cosa da devoti.

          • Può darsi, ma condizione necessaria affinche qualcuno possa sforzarsi di usare le app… è che le app esistano 🙂
            Voglio dire, io sul mio desktop posso veramente dire che utilizzo le app perchè nel Play Store trovo app pure per interfacciare il PC con la macchina del caffè (nel senso letterale, ci sono veramente!) ma con le app dello Store Microsoft cosa cavolo vuoi fare? quattro giochetti, un sacco di progetti mollati a metà strada come VLC e dei file browser talmente confusionari da risultare inutilizzabili.
            Qualsiasi cosa almeno un po’ decente uno voglia fare deve passare pe Win32, non esistono alternative.

      • ancora maggiore scollamento esiste tra le stupidaggini degli hater come te e la realtà dei fatti.
        perchè mai continui a infestare i blog frequentati da persone civili?

        nel merito: leggi la mia risposta sopra

    • non commettere l’errore di pensare alle UWA solo per il mobile.
      Microsoft ha interesse nello spingere lo store per i guadagni che ne derivano. Mobile o desktop che sia.

      il progetto di unificare lo store serviva a captare su w10m gli sviluppatori di W10, ma non h funzionato, perchè lo stesso store di W10 è poco accattivante per gli sviluppatori, e soffrela concorrenza di miliardi di ottime applicazioni scritte per il mondo windows negli ultimi 30 anni.

      Questo vuol dire che prima di spingere su un OS mobile e sul relativo store devono avere il corrispondente desktop che funziona.

      Windows 10 S serve essenzialmente a questo: vende lo store insieme a tre fattori che fanno gola a tutti gli utenti

      – device sicuri
      – device economici
      – ma soprattutto device PERFORMATI

      la speranza di Microsoft è certamente che combinando questi 3 fattori W10S possa uscire dal mondo edicational entrare nelle case

      Di certo è una strategia di lungo periodo, e un eventuale ritorno sul mobile non avverrà se questa strategia non darò i suoi frutti

      • D’accordo, ma hanno dovuto cambiare strategia perché W10M è stato un flop clamoroso. W10S sarà rilasciato a quasi due anni (giugno 2017) dal rilascio di Windows 10 (luglio 2015), mi pare evidente che MSFT stia cercando, con scarso successo, di rincorrere la concorrenza. Se poi guardiamo lo stato dello store, vediamo che le prime app a mancare sono proprio i cavalli di battaglia di MSFT, a esempio il pacchetto Office. Insomma, vedo lentezza e approssimazione nel perseguire una strategia che non è neanche molto chiara. Mi sembrano elementi che difficilmente garantiranno il raggiungimento degli obiettivi.

        • scusa… nel desktop io non vedo alcun cambio di strategia. Si cerca di far funzionare uno store che esiste da 5 anni e non ha mai dato i frutti sperati.

          D’altro canto nel mobile dopo il flop dei lumia 950 non c’è stata più nessuna strategia, quindi parlare di “cambia” e abbastanza improprio…

  4. L’immagine di iTunes portata come esempio della rinascita dello Store mi pare dire tutto.
    In un mio post di alcuni mesi fa mi chiedevo se Microsoft avrebbe saputo rinunciare alla te tentazione di sfidare Apple sul multimediale, sfida che avrebbe riacceso la rivalità fra le due aziende che ormai da anni attraversano un periodo di grande floridità grazie alla reciproca rinuncia all’invasione dei rispettivi core business.
    iTunes nello Store è la risposta, il timore per quella che sarà la sfida che Google si appresta a lanciare è così forte da aver indotto Microsoft alla resa già dopo le prime scaramucce.

    La situazione attuale di Microsoft è decisamente buona per ciò che riguarda l’intero universo Cloud, nel quale la lungimiranza di Nadella ha consentito a Redmond di conquistare un vantaggio posizionale solido e difficilmente attaccabile.
    Va molto bene il nuovo Office trasformato in servizio, del quale sia le aziende che i professionisti si stanno dimostrando entusiasti.
    Anche la diffusione delle appendici dell’ecosistema sulle altre piattaforme sta dando risultati perfino migliori di quelli che ci si poteva aspettare.
    Per concludere, i notevoli investimenti fatti in settori quali la IoT e l’intelligenza artificiale porteranno Microsoft ad essere quanto meno un serio competitor in quello che sarà il mercato più ricco del medio termine.

    Per contro va malissimo il sistema operativo, che è stato letteralmente spazzato via dal mobile ed è stagnante sui sistemi Desktop.
    Dopo il grande rinnovamento portato da Windows 8 ed a seguire dagli esordi di Windows 10, sistemi operativi che hanno portato ad un concreto rinnovamento nella concezione stessa delle architetture di OS ibtrodotte nel mercato reale (qui ci sarebbe da fare un lungo discorso sul perché Ballmer cercò, senza riuscirci, di trovare un accordo con RIM), Microsoft pare aver perso la via.
    Win 10 sta andando malissimo sia sotto il profilo commerciale che sotto quello tecnologico, ed ostinarsi a non voler vedere la realtà è semplicemente assurdo.
    Alla base del progetto Windows 10 sta il kernel unificato in grado di rendere il sistema operativo adatto a venir eseguito su qualsiasi tipologia di macchina.
    Va da sé che affinché tale progetto abbia un senso è necessario che ESISTANO diversi tipi di macchine, mi pare più che evidente, ed il crollo del Mobile ha fatto venir meno questa precondizione indispensabile.
    Nonostante questo azzeramento del senso stesso dell’operazione, Microsoft ha sprecato quasi un anno insistendo su un progetto ormai morto che considerava anche l’inclusione dei piccoli sistemi, finendo per non trovare più il modo di uscire dal paradigma ideato tre anni fa per includerli.
    Solo nell’ultimo periodo stiamo vedendo delle novità orientate fondamentalmente alle macchine Desktop, ma pare un tentativo giunto con ritardo ed oltretutto non abbastanza deciso e la strada virtuosa che ha condotto da Windows 8 a Windows 10 adesso corre seri rischi di terminare davanti ad un burrone.

  5. riguardo alla restrizione di usare solo le app nello store, credo che l’obiettivo primario si di avere un controllo sull’impatto prestazionale del software, per garantire il più possibile le prestazioni dei device basso costo

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